[DIPENDENTI "IMPRENDITORI" VS IMPRENDITORI "DIPENDENTI"]
32.000 DIPENDENTI IN 16 SETTORI DIVERSI INTERVISTATI.
DOMANDA?
QUAL'E' LA QUALITA' PIU IMPORTANTE CHE HA IL VOSTRO "CAPO"?
RISPOSTA:
LA CAPACITA' DI FARCI PROVARE LA SENSAZIONE CHE LUI , IL MIO "CAPO", MI STIMI E MI CONSIDERI UNA PERSONA,
OLTRE CHE UN SEMPLICE DIPENDENTE!
Fatti 2 domande se hai un azienda:
1) Pensano questo i tuoi dipendenti della tua gestione aziendale?
2) Appena esci dalla porta dell'azienda, cosa pensano e dicono i tuoi dipendenti su di Te?
06.05.2016
Anche Oggi, durante una visita aziendale per una consulenza ho avuto la netta impressione che sempre più persone siano nel posto giusto ma con il ruolo sbagliato!
Conosco spessissimo dei ragazzi che assolvono nel migliore dei modi il proprio ruolo da dipendente, come se l'azienda fosse la propria e per cui danno davvero TUTTE le energie,
la creativita e le competenze che hanno a disposizione.
In maniera contrapposta, trovo i titolari dell'azienda, che hanno le stesse caratteristiche personali di un dipendente da incubo e non fanno altro che fare danni,
con un atteggiamento a dir poco depotenziante per chiunque,
sopratutto per il proprio team ,
con una mentalità pervasiva posizionata sulla frequenza della SCARSITA'!
Il problema avviene quando queste 2 figure convivono nella stessa azienda, perche il conflitto di ruoli porta a uno scontro inevitabile:
il dipendente cerca di motivare la persona da cui dovrebbe ricevere input potenzianti e invece ha in risposta un atteggiamento e dei comportamenti da irrimediabile TRISTE, LAMENTOSO E VITTIMISTA con spiegazioni scientifiche per il fatto che i clienti non arrivano e i pochi che si avvicinano non tornano: " che è tutta colpa della crisi, che è".
Altro problema è che di tutta questa dinamica (che una persona esterna nota molto bene) non è nemmeno immaginabile dal CAPO in questione, che non è in grado di fermarsi un attimo e capire che se il lavoro di miglioramento non parte dalla base non ci sarà futuro,
per cui vorrà comunque a suo modo mantenere la leadership sul dipendente, questo perche il suo ruolo "dovrebbe" permetterglielo, con decisioni/rimproveri/cambi di tono inadeguati, spesso di fronte a clienti increduli ecc .
In realtà La leadership è un processo e non un diritto di ruolo,
si acquisisce infatti per dei motivi specifici.
Il leader, per essere tale, deve saper adottare una visione “dall’alto” di tutta la struttura aziendale, un esempio e una fonte da cui apprendere e non viceversa da cui essere depotenziati.
Il team deve essere motivato, coinvolto, ascoltato, supportato, fidelizzato attraverso la creazione di un forte senso di appartenenza, rafforzato da una forte delega e responsabilità, ricompensato, protetto, e i leader devono essere in grado di guidare, ma allo stesso tempo ascoltare ed imparare dalla propria squadra
Finchè un Imprenditore non sarà in grado di capire questo farà solo danni all'interno della propria struttura aziendale.
A.P
Ci Vediamo il 28.05.2016 per parlare di come si fa IMPRESA,
con Paolo Ruggeri.
DOMANDA?
QUAL'E' LA QUALITA' PIU IMPORTANTE CHE HA IL VOSTRO "CAPO"?
RISPOSTA:
LA CAPACITA' DI FARCI PROVARE LA SENSAZIONE CHE LUI , IL MIO "CAPO", MI STIMI E MI CONSIDERI UNA PERSONA,
OLTRE CHE UN SEMPLICE DIPENDENTE!
Fatti 2 domande se hai un azienda:
1) Pensano questo i tuoi dipendenti della tua gestione aziendale?
2) Appena esci dalla porta dell'azienda, cosa pensano e dicono i tuoi dipendenti su di Te?
06.05.2016
Anche Oggi, durante una visita aziendale per una consulenza ho avuto la netta impressione che sempre più persone siano nel posto giusto ma con il ruolo sbagliato!
Conosco spessissimo dei ragazzi che assolvono nel migliore dei modi il proprio ruolo da dipendente, come se l'azienda fosse la propria e per cui danno davvero TUTTE le energie,
la creativita e le competenze che hanno a disposizione.
In maniera contrapposta, trovo i titolari dell'azienda, che hanno le stesse caratteristiche personali di un dipendente da incubo e non fanno altro che fare danni,
con un atteggiamento a dir poco depotenziante per chiunque,
sopratutto per il proprio team ,
con una mentalità pervasiva posizionata sulla frequenza della SCARSITA'!
Il problema avviene quando queste 2 figure convivono nella stessa azienda, perche il conflitto di ruoli porta a uno scontro inevitabile:
il dipendente cerca di motivare la persona da cui dovrebbe ricevere input potenzianti e invece ha in risposta un atteggiamento e dei comportamenti da irrimediabile TRISTE, LAMENTOSO E VITTIMISTA con spiegazioni scientifiche per il fatto che i clienti non arrivano e i pochi che si avvicinano non tornano: " che è tutta colpa della crisi, che è".
Altro problema è che di tutta questa dinamica (che una persona esterna nota molto bene) non è nemmeno immaginabile dal CAPO in questione, che non è in grado di fermarsi un attimo e capire che se il lavoro di miglioramento non parte dalla base non ci sarà futuro,
per cui vorrà comunque a suo modo mantenere la leadership sul dipendente, questo perche il suo ruolo "dovrebbe" permetterglielo, con decisioni/rimproveri/cambi di tono inadeguati, spesso di fronte a clienti increduli ecc .
In realtà La leadership è un processo e non un diritto di ruolo,
si acquisisce infatti per dei motivi specifici.
Il leader, per essere tale, deve saper adottare una visione “dall’alto” di tutta la struttura aziendale, un esempio e una fonte da cui apprendere e non viceversa da cui essere depotenziati.
Il team deve essere motivato, coinvolto, ascoltato, supportato, fidelizzato attraverso la creazione di un forte senso di appartenenza, rafforzato da una forte delega e responsabilità, ricompensato, protetto, e i leader devono essere in grado di guidare, ma allo stesso tempo ascoltare ed imparare dalla propria squadra
Finchè un Imprenditore non sarà in grado di capire questo farà solo danni all'interno della propria struttura aziendale.
A.P
Ci Vediamo il 28.05.2016 per parlare di come si fa IMPRESA,
con Paolo Ruggeri.
Commenti
Posta un commento